cambio di stagione

allora, facciamo così. io lo scrivo, almeno dopo non ho più scuse.
oggi è domenica, ho quasi tutta la giornata libera, fuori splende il sole e l’aria è frizzantina. ma io starò a casa a fare il cambio di stagione.
uff, mi fa fatica solo a scriverlo…
anche perché son settimane che rimando, ormai. e ho già una sfilza di scuse pronte all’uso.
una, per esempio, è che a Belluno non importa fare il cambio di stagione, l’estate dura meno di un mese. basta tirar fuori qualcosa di leggero al’occorrenza e passato il caldo metterla via.

il problema a dire il vero non è proprio stagionale. è più del tipo che devo togliere un sacco di roba inutile.
quando sarà stato che ho fatto l’ultimo cambio vero, quello che togli le cose da inverno e, deciso che certe non le userai mai più le regali, le butti, le vendi, insomma via, fuori dal mio armadio!
non me lo ricordo mica…
e intanto maglioncini, magliette, pantaloni, vestiti, scarpe, scarponcini, stivali e sandali si accumulano negli scaffali.
poi cambiano le mode, il maglioncino si allunga, si alza la vita dei pantaloni, cambia la taglia. insomma alla fine rimane solo qualche vestito giusto da cercare in una montagna di abiti che per una ragione o per l’altra non usi più. ed è anche un problema trovarlo…
ecco soprattutto per questo non posso più rimandare. e oggi la mia fatica sarà scegliere i capi da mettere in cantina, da regalare, da vendere, da buttare, senza inutili ripensamenti.

vabbè dai, Simo, che sarà mai… ce la puoi fare

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4 commenti

Archiviato in diario minimo

4 risposte a “cambio di stagione

  1. Io come te mai fatto un cambio di stagione vero e proprio, primo per pigrizia, poi per mancanza di spazio ma, last but not least, per…..ri-pigrizia. Mi limito a spostare da sotto a sopra (fin dove arriva il braccio, senza scale o prolunghe) gli abiti decisamente pesanti. Ma non lo farò oggi e men che meno gli dedicherò un’ intera giornata. Un pezzo alla volta, a seconda della luna.
    p.s. la tizia di ieri, come immaginavo, è una prof che ha lavorato in passato nella mia scuola (una rompi….ecco perchè l’avevo rimossa). Grazie x la compagnia 😉

  2. che fatica Paola, che fatica… e non ho mica fatto tutta una tirata. nel mezzo ho cucinato, ho letto un po’, ho scritto un po’ al computer… uff, ma che palle. e ancora ho da risolvere tutto il settore pantaloni, lasciati stesi sul letto prima di venire al lavoro.
    il fatto è che io non ho armadi, cavolo, ho solo gli appendini “all’aperto”, stile negozio, per cui a maggior ragione devo liberare…
    ma che fatica…
    beh, per ieri mi è dispiaciuto sinceramente arrivare di corsa e ripartire di corsa, dopo hanno fatto anche un buffet regionale… 😦
    però l’idea era carina, anche se un po’ lunga… beh, alla prossima!

  3. Secondo me i gatti ci guardano perplessi quando vedono che cambiamo il pelo anche più volte al giorno e si chiedono: “Chissà quando questi esseri viventi evolveranno e capiranno i veri valori della vita: per esempio due scatolette di Almo con i gamberetti”

  4. sì, è un punto di vista interessante… anche se da gatto civilizzato. qualcun altro potrebbe pensare che il top sia rincorrere un uccellino o un topo, acchiapparlo e giocarci fino a stremarlo, per portarlo tutto sanguinante come trofeo al tuo amico di casa…

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