la mattina del concerto di Paola Turci a Belluno ricevo un sms da un numero non conosciuto che diceva pressappoco: “Stasera offriamo la cena a Paola Turci?”
Seguiva come firma il nome di un amico che sapevo interessato al concerto, per cui lì per lì non ci ho fatto troppo caso e ho archiviato l’sms come una battuta.
Però dell’amico omonimo, ripensandoci, io ho il numero di telefono, quindi non sarebbe dovuto risultare sconosciuto.
Rileggendo il messaggio con più attenzione capisco di chi si tratta. E’ un altro amico, un ristoratore da cui sarei dovuta passare, per puro caso, proprio quella mattina stessa. Non rispondo all’sms, lo farò a voce.
Ovviamente sul Gazzettino di quel giorno c’è l’intervista, con la mia firma, che ho fatto il giorno prima a Paola. Per cui immagino che il messaggio sia stato ispirato da quella
In realtà, quando passo dal mio amico, del quale nel frattempo ho memorizzato il numero in rubrica con nome e cognome, lui cade dalle nuvole.
“Ma dai, veramente c’è l’articolo oggi sul Gazzettino? Come, l’hai scritto proprio tu?”
Lui aveva letto del concerto sui manifesti che in quei giorni tappezzavano Belluno.
E rimane un mistero perché abbia deciso di mandare quel messaggio proprio a me
“Non so, mi è venuto così”
Però ha da raccontare una storia legata a Paola Turci che risale al tempo in cui faceva il corso per sottufficiali al sud, una ventina di anni fa
In genere quando c’erano da fare servizi serali o notturni i superiori non raccoglievano mai grandi disponibilità da parte dei soldati
Una sera però girò la voce che c’era da fare il servizio d’ordine al concerto di Paola Turci
I militari quella volta si offrirono in massa, compreso il mio amico
Solo che, una volta fuori, dopo esser stati portati a fare un giro di pattuglia di qua e un altro di là, si resero conto ben presto che non c’era nessun concerto di Paola Turci
Erauna bufala, uno stratagemma inventato dai superiori
Truffaldino anche ma, si sa… in guerra e in amore
“Dopo quell’episodio ci hanno preso per il culo per anni – dice il mio amico, divertito – e sulla storia del concerto di Paola Turci ridiamo ancora oggi”
ah ecco, per questo i manifesti lo avevano colpito tanto
“Chissà se riuscirò a incontrarla prima o poi”
“Beh, vieni stasera in piazza Duomo no?”
Non so se poi ci è andato
forse ha preferito mantenere intatto il ricordo di quello scherzo di tanti anni fa
o forse, avrebbe preferito semplicemente averla a cena nel suo locale
Per quanto mi riguarda ha vinto la mia ansia da folla, e me la sono persa. Pare sia stato un successone.
Per lei mi fa proprio piacere perché merita indubbiamente. Poi con il percorso che ha fatto per superare limiti e paure, ancor più. E’ brava ed ha una bella energia e una buona comunicativa. .. nemmeno io amo l’ammassamento della folla. Con il mio karma poi, che ogni volta che sono in un posto pubblico mi fa stare vicino al re dei rompi. .. in questo caso ero alla balaustra sotto il palco che mi serviva per appoggiarmi e scrivere. Accanto a me c’era uno che ci era salito sopra e per tutto il concerto si è mosso contorcendosi come un lombrico girandosi di qua e di là, senza sosta… poi è finita anche quella. Sono corsa dietro il palco e l’ho salutata di persona. Magari se andavi ti trovavi un angolino anche te