i libri ritrovati

In questi giorni sto leggendo un libro che mi era stato regalato otto anni fa

È bello. Scritto bene, costruito in modo molto originale, parla di mondi che non conosco  e gira intorno a un mistero che mi pare di aver intuito non si chiarirà mai

Ho confessato alla donatrice che lo stavo leggendo ora spiegandole che, quando me lo regalo’, non era riuscito a prendermi

Lei è una persona intelligente oltre che generosa. Non credo abbia avuto niente di che restare male

In questi otto sono maturata, le ho detto, e mi piacciono anche i libri un po’ piu difficili

Quello che più mi piace però a ben pensare è ritrovare i libri perduti

Non parlo di quelli prestati e mai più tornati

Il giovane Holden, La collina dei conigli

Speranze perdute generatrici di forte fastidio

(E non è un titolo)

No, quelli ormai me li sono ricomprati ogni volta che ho capito che non sarebbero più stati restituiti

Parlo di libri bellissimi che per anni non sono riuscita a leggere

Anzi, di cui non riuscivo proprio a cogliere la bellezza

Li iniziavo e poi li lasciavo li, insensibile all’entusiasmo che li circondava

È successo con il Giardino dei Finzi Contini

giardino

Chissà perché la partita a tennis di Micol, la prima volta che ne ho tentato la lettura, mi apparve come un mero e vuoto esercizio stilistico

Ovviamente non lo era. Me ne sono accorta per fortuna anni dopo quando finalmente sono riuscita ad aprirmi ad uno dei libri più struggenti mai letti di cui ancora conservo la fragile e malinconica bellezza

E Cent’anni di solitudine? Sembra una bestemmia, lo so, o forse un vezzo un po’ snob, ma ricordo che per anni è rimasto intonso nella libreria senza che vi trovassi un solo motivo per avvicinarmi

Babbo mi consigliava di leggerlo e così molti altri

E io no, chiusa in chissà quali ritrosie dell’epoca

Poi l’ho letto, e riletto

E non importa dire altro

100anni

Poi ci furono la Versione di Barney e Una banda di idioti

Li metto insieme perché fu durante un’estate di qualche anno fa che due amiche, in occasioni diverse, mi parlarono di quei libri come di letture irrinunciabili

Li avevo entrambi a casa in Toscana e alla prima occasione li recuperai

La Versione di Barney di Mordecai Richler avevo provato a leggerla nel 2001 nel pieno dell’acclamazione italiana

Mi fa girare la testa, pensai, e lo misi via

Poi per fortuna l’ho ritrovato

In quel periodo, diversi anni dopo, vivevo una situazione simile a quella del povero Barney, accusato ingiustamente, e  la sua cinica ironia è stata per me una medicina fantastica

Infatti l’ho anche riletto (e visto il film al cinema)

barney

Una banda di idioti, di John Kennedy Toole, lo avevo comprato nel 1998 in due copie, una per me e una per un’amica, sulla scia della ristampa di Marcos y Marcos e di una recensione accattivante

Lo avevamo accantonato tutt’e due

In effetti l’inizio è un po’ pesante

Lo avevo scelto perché mi era piaciuta la storia che c’era dietro

Un ragazzo si era suicidato a 30 anni e la mamma, rimettendo a posto le sue cose aveva trovato un manoscritto. Lo aveva sottoposto a un editore e avevano scoperto un genio

Sarebbe stata già una storia bella di per sé  per un libro

E in effetti mi pare anche di aver letto qualcosa di simile, di cui però non ho che un vago ricordo

Incuriosita lo comprai. Aveva anche una bellissima copertina

Quando, anni e anni dopo, sulla scia dell’entusiasmo dell’altra amica, l’ho finalmente letto, ho scoperto un libro intelligente appassionante e super divertente

Peccato per il suo autore

idioti

Quello che sto leggendo ora invece non ricordavo nemmeno che esistesse

Ancora una volta vittima della mia chiusura mentale, lo avevo riposto fra gli altri libri bollandolo come illeggibile dopo un superficiale tentativo di qualche anno fa

Curiosando fra gli scaffali di casa l’ho rivisto e stavolta mi ha colpito

Ho pensato alla persona che me lo aveva donato

Intelligente sensibile spiritosa

Ci doveva essere per forza qualcosa che non ero riuscita a cogliere

Un giro su internet mi ha confermato che esiste addirittura una schiera di fan dell’autore,  morto prima della pubblicazione del volume, tanto che il seguito è rimasto incompiuto

Peccato, chissà se avrebbe mai svelato il mistero dello scrittore fantasma, Benno von Arcimboldi

Per il momento direi che la soluzione non importa. È il mistero ad alimentare la storia. Ovvio

In ogni caso mi godo la lettura di un altro libro ritrovato

Il titolo è 2666 di Roberto Bolano (con la virgoletta spagnola sulla enne)

2666

Spero sia l’ultimo scherzo del genere che mi faccio

3 commenti

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3 risposte a “i libri ritrovati

  1. E’ bellissimo vedere come il tempo ci faccia maturare (e non solo invecchiare, grazie al cielo!) e poter riscoprire dei piccoli tesori che prima non comprendevamo. Anche io ho un piccolo angolo della mia libreria con libri che probabilmente non sono ancora pronta a leggere…arriverà anche il loro momento. Grazie per questo articolo che esprime tutta la tenerezza per quello che siamo stati e la soddisfazione per quello che si è ora, nel presente.

  2. A volte il commento di un’altra persona ci fa scoprire qualcosa in più di noi che non avevamo considerato. Grazie 🙂

  3. Pingback: i libri ritrovati | libri, mon amour

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