I primi ad arrivare sono A. e L. con due bottiglie di vino. Ci scambiamo due baci e mi danno subito il loro regalo, un foulard di Desigual, mentre io scappo giù per la strada per fissare l’apertura del cancello
E’ enorme, sembra un pareo e i colori sono bellissimi
A. dice ridendo:
“Ormai li fanno grandissimi i foulard, non è più come un tempo quando erano piccoli e si stringevano appena intorno alla gola”
L’atmosfera è già allegra e distesa
Mentre preparo l’angolo per i fumatori, fuori, con lanterna, candeline, posacenere e copertine per i freddolosi, R. mi manda su whatsapp le foto del maglione che mi vuole regalare
Posso scegliere fra una maglia smanicata con motivi floreali bianco e nero o un collo alto grigio aperto davanti. Va bene il secondo
L. arriva più tardi. Aveva detto che sarebbe venuta in anticipo per aiutarmi a preparare
Ma la tavola e già apparecchiata per dieci, con tovaglia a quadri di tutti i colori, piatti spaiati, bicchieri spaiati, posate spaiate. Solo i tovaglioli son tutti uguali
ho già messo anche l’acqua, naturale e gassata
L. non sarà arrivata in anticipo ma porta con sé due borse piene di cibo già pronto
“Ecco il catering!” annuncia con la sua voce allegra
Da un cesto in paglia escono come per incanto padelle piene di verdura cotta, fagioli all’uccelletto (o all’uccelletta?), contenitori di plastica con pesto al cavolo nero, hummus (salsa di ceci), babaganush (crema di melanzane)
Mentre gli altri fumano una sigaretta fuori, noi finiamo di preparare
Tagliamo il pane e lo passiamo in forno
regoliamo le salse allungandole, dove serve, con l’acqua di cottura di fagioli e cavolo nero
le disponiamo in vassoietti e vaschette
C. e N. fanno un po’ più tardi perché sbagliano strada
C. porta una vellutata di zucca gialla con chiodi di garofano noce moscata e latte di nocciole
la riscaldiamo e la serviamo con qualche pezzetto di pane tostato e un giro d’olio
C. la versa nelle scodelle mentre io metto il pane e L. aggiunge il goccio d’olio
E così siamo di nuovo qui, intorno a questo tavolo un po’ traballante
Stavolta in dieci, stretti come sardine, fra piatti bicchieri e bottiglie a passarci i vassoi e a chiacchierare e ridere come sempre.
Un nucleo di irriducibili, come sempre, e qualche amico meno assiduo, ma della cerchia
Arrivano anche R., con il maglione grigio in dono, e S.
L’atmosfera si scalda. apriamo le bottiglie di vino
Con S. e M. siamo tutti: dieci appunto
S. aveva preparato dei biscottini all’amaranto, dice, ma non ha fatto in tempo a cuocerli tutti
dopo la vellutata di zucca si ritirano i piatti e si parte con la seconda portata
Crema di cavolo nero con bruschetta e fagioli cannellini
Quella l’ho preparata io ma non è venuta proprio al meglio
Condizionata dalle mie limitazioni alimentari ho preparato tutto con poco sale e senza sapore
Comunque alla fine è stata apprezzata anche questa
La ricetta l’ho assaggiata l’altro giorno al ristorante senza glutine a Firenze e l’ho proposta anche la sera prima, alla cena con i parenti
intanto in padella sfrigolano con il vino rosso le salsicce, concessione per i carnivori
Al primo giro rimangono crude e dobbiamo farle risaltare di nuovo
Ormai abbiamo perso dimestichezza con il prodotto
l’atmosfera è calda
Stretti stretti ci si passano vassoi e scodelle
Sì assaggiano i cibi speziati e colorati
Sì parla e si ride
io e L. siamo quasi sempre in cucina, davanti al mobiletto che la divide dalla zona pranzo e sul quale appoggiamo i piatti e le portate che poi dovranno passare di là fino in tavola
“Comunque te e L. siete una forza della natura” scrive R. il giorno dopo, “mi piacete un sacco, dovreste pensare a costruire qualcosa insieme: il successo sarebbe assicurato”
Eh sì, non male come idea
Intanto, dopo che tutti se ne sono andati, si fa tardi, sempre io e L., a rimettere a posto
il giorno dopo, i commenti
“Cavolo L. che lavorone che abbiamo fatto ieri – scrivo – pensa quante energie in campo, ma si muovono tutte in modo armonico e quindi senza fatica … forse gli amici apprezzano proprio questa atmosfera a prescindere dal tipo di cucina che può piacere o meno”
“E’ sempre la magia delle sere a casa tua – scrive L. – … io mi diverto sempre un monte e godo di quell’atmosfera allegra ed è un vero piacere preparare il cibo”
alla fine abbiamo spazzolato tutto ed è avanzata ben poca roba
Soprattutto i miei cannellini e la crema di cavolo nero che nessuno vuole portarsi a casa
fra i regali ho ricevuto una Smart box con eventi da studiare e poi da scegliere (con la partecipazione di F. che non è potuta venire)
una trousse da viaggio adatta allo zaino con i contenitori piccoli per i cosmetici
N. mi ha fatto un braccialetto bellissimo con le sue mani
mi piace indossare le cose che mi regalano gli amici
E un’occasione per ripensarli ogni volta
Abbiamo avuto anche il dolce, il budino vegano ai datteri e al latte di cocco e il creme caramel di mia sorella
Dopo ho ripensato anche al fatto che si stava talmente bene che nessuno ha avuto il tempo di fare foto da postare su Facebook o altrove
non avevamo nemmeno la torta con le candeline….
insomma è stata proprio una festa di compleanno particolare
Fuori dagli schemi, senza passi obbligati
Come piacciono a me
Da ricordare di sicuro
Hai proprio ragione Simo, sarebbe anche la serata ideale per me: pochi amici sinceri, senza tanti fronzoli, affetto, sorrisi e stima reciproca. Niente pettegolezzi e bagordi, ma tanta positività. O almeno è ciò che traspare dal tuo racconto. Sei una persona speciale.Sai che non sono una facile agli sviolinamenti, ma di te lo penso davvero. Inutile aggiungere che mi manca la tua presenza, anche se non ci si frequentava assiduamente. Stasera anch’io ho una cena a casa di amici vegetariani (halloween). Gli ospiti non tutti lo sono, ma è una compagnia collaudata. Noi siamo gli ultimi arrivati, ma cerchiamo di inserirci al meglio.Poi ci saranno anche mio figlio ed altre “bestiole” a contribuire all’atmosfera. Gli auguri te li ho già fatti, ma li prolungo fin qui, di cuore. Come si dice….ci si becca in giro 🙂 Un abbraccio affettuoso. P
Grazie Paola, i tuoi commenti sono sempre puntuali e pieni di belle parole. Ti ringrazio, anche perché cogli sempre il senso di ciò che scrivo in questo diario volante, e non è poco. Allora tanti auguri per la tua cena vegetariana. Mi pare che le premesse per una bella serata ci siano tutte fra cibo giusto e compagnia. Io stasera vorrei provare a cenare al macrobiotico di belluno. Dovrei farcela. Anche io sento la tua mancanza. Ma mi consolo con toby jar (si chiamava così? ) e atticus
🙂
Un bacione