Tornando dal lavoro, ieri sera, pensavo che nel caso avrei preso un cagnolino. Uno di quelli piccoli che puoi gestire bene anche in appartamento e devi avere solo la pazienza di portarli fuori qualche volta al giorno.
Che poi fa anche bene alla salute
Nel caso Ercolino fosse morto di malattia o fosse scappato per non tornare più
Sì perché ieri il piccolo brigante l’ho visto a pranzo e poi, quando son tornata a casa nel pomeriggio per puro caso a cambiarmi la maglietta, era scomparso
Un’amica si è offerta di cercarlo trascorrendo il pomeriggio a casa mia a rovistare in armadi e guardando sotto i mobili
Ma del lestofante nessuna traccia
Io ero convinta che si stesse nascondendo perché stava male
Alcuni segni inconfondibili come una tosse a raschio mattutina, passata dopo due secondi, un insistente miagolio anche in ore notturne, e uno sguardo appannato non potevano che voler dire una cosa sola
Ercolino, il mio Ercolino,; era gravemente ammalato e stava cercando solo il modo più discreto per andarsene da questo mondo
Lasciandomi nella disperazione
Intorno alle 9.30 non ce l’ho fatta più e son tornata a casa un’altra volta a dare un’occhiata
Niente
Niente nemmeno alle 10.30 quando ho finito di lavorare
Per la strada ho trovato un’amica che si è proposta di passare da me con il suo mini cane in grado di scovare gatti nascosti nel raggio di un chilometro
Ho accettato di buon grado
Ma la piccola Bella, che ha annusato dappertutto ripercorrendo i passi dello sciagurato, compresi i salti sul letto e l’assaggio di croccantini, non è riuscita a scovare Ercolino
Rimasta sola ho cercato di pensare a quel che poteva essere successo
Da quando Ercolino è arrivato da me, sei mesi fa, non era mai accaduto che rientrassi senza trovarlo steso sul tappeto a pancia all’aria a reclamare coccole
Disorientata e sull’orlo di una crisi di panico mi sono affacciata alla finestrona in alto, quella che condivide il maxi davanzale con la vicina
La sua finestra era chiusa ma magari prima era stata aperta e il piccoletto si era intrufolato nella casa straniera
Già al mattino c’erano state scene di panico quando erano entrati da noi due operai e la figlia della vicina in questione
Ercolino, con uno scatto degno di Usain Bolt, aveva spaventato un operaio volandogli in testa e si era rifugiato nell’armadio
Ma ancor prima si era nascosto così bene che io ero andata a cercarlo fino in cantina e in strada e avevo chiesto alla vicina se per caso fosse entrato a casa sua
Che non sarebbe stata comunque una buona cosa visto che mi ha detto più volte che non vuole saperne di animali
ieri sera fuori c’era la movida, che vuol dire che pur non essendoci nessuno che faceva musica, alcune decine di persone solo parlando ad alta voce ridendo e sghignazzando riuscivano a creare un effetto concerto dal vivo amplificato.
Mi metto in ascolto fuori dalla finestra e, cribbio, nonostante tutto sento un miagolio
La riconosco, è la voce di Ercolino
Viene da lontano, è come ovattata, ma è indubbiamente dietro alla finestra chiusa della vicina
E ora come fo?
Sono le undici passate e lei dorme di sicuro
Incoraggiata da un’amica le scrivo un biglietto e glielo metto sotto la porta
E mi preparo a non dormire
Intanto si chetasse un po’ sta movida potrei verificare se il miagolio c’è ancora
Mi allungo sul davanzale e provo ad alzare la persiana battendo anche qualche colpetto tanto per far sentire a Ercolino che ci sono
In realtà però i colpi li sente la vicina che, pensando che fosse un ladro sceso dal tetto che tentava di forzare la finestra, sferra tre colpi da peso massimo dall’interno
Dopo poco, verso mezzanotte, ormai sveglia, si accorge del biglietto e mi bussa alla porta
Io balzo fuori casa scalza ricordandomi per fortuna di prendere le chiavi e vado da lei per recuperare il fuggiasco
Ovviamente nella stanzetta che pensavo di Ercolino non c’era nemmeno l’ombra
E questo mi solleva dal timore di chissà quali astronomici danni alla casa della vicina
Oh, ma questo è un miagolio
La vicina non sente nulla e pensa che io mi stia inventando tutto
No, è debole ma c’è
Non ci crede ma accetta suo malgrado di aprire la porta della terrazza
“faccia tutto quello che vuole ma mi porti via questo gatto. Se c’è”
Rimando la riflessione sul punto “a” (perché la mia vicina crede che io possa inventarmi la fuga di un gatto a casa sua all’una di notte e fingere di sentirlo miagolare) e vado avanti per la mia strada
Il miagolio è debole ma viene da li non ci sono dubbi
Lei tira su l’avvolgibile e apre la porta
Io esco e, da una porticina che affaccia sul terrazzino, vedo spuntare il musetto occhiuto di Ercolino
E li che cosa c’è?
il sottotetto
Come entro Ercolino, terrorizzato, scappa verso il fondo
La vicina è ancora convinta che mi stia inventando l’avvistamento ma mi avverte che se c’è veramente da li non si tira più fuori
Il sottotetto è un corridoio che segue il perimetro dell’intero palazzo, addio Ercolino
Ma figurarsi se mollo
Coro a casa a prendere dei croccantini e torno nel sottotetto
La vicina, che fra l’altro è una signora molto anziana, più che spaventata mi sembra quasi divertita dall’imprevisto
Intanto è quasi l’una di notte
Ma questa cosa va risolta subito
Fra l’altro il piccoletto non mangia dalla mattina e non è andato nemmeno al gabinetto
E speriamo bene per la casa della vicina
Le chiedo di lasciarmi sola nel sottotetto così inizio le manovre di avvicinamento
Ercolino annusa i croccantini ma appena mi avvicino scappa di nuovo
Mi metto seduta un po’ distante e ostento indifferenza così lui si avvicina e comincia a mangiare
Mi fiondo su di lui che scappa ma prima che si infili nel cunicolo lo afferro per la coda
Sei mio, ale’
Con il trofeo, che si dimena e sfodera le unghie, sotto un braccio, e il ciottolino dei croccantini e le chiavi di casa nell’altra mano, passo davanti alla vicina che finalmente si ricrede sulla mia salute mentale. O almeno spero
“Ah ma allora c’era davvero questo gatto”
Ormai è l’una
Ercolino è salvo, anche se abbastanza contrariato
Rientriamo in casa trionfanti
Partono i messaggi agli amici in pena
È tornato!!!
Son felicissima anche se ancora ignara del fatto che avrei passato la notte in bianco per i suoi insistenti miagolii
Stavolta per niente flebili però
Comunque ci ho ripensato
Il prossimo animale domestico non sarà nemmeno un cane di piccola taglia
Credo che prenderò un pitone
Così, tanto per esser certa di non avere troppe sorprese
Nessun fan che ti legge? Peccato, non sanno cosa si persdono!. p.s. finalmente ho di nuovo l’adsl a casa 😉
Grazie paola Tu sei la mia fan numero uno E io sono una Blogger di nicchia 🙂
Cavolo hai visto che l’inizio di questo post è in linea con il libro che sto leggendo ora?
Comunque stasera dovrei pubblicare un nuovo post Ma senza Ercolino stavolta
Son felice per la tua ADSL Io invece sono senza computer e da tablet o dal telefonino non riesco a destreggiarmi bene sul blog
Ciao Baci
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