quest’ultimo week end io ed Ercolino abbiamo avuto ospiti
è stato con noi un gattino i cui proprietari erano in vacanza
piccolissimo, di poche settimane, color cipria, dal nome lungo lungo che non posso dire per ragioni di privacy
potrei chiamarlo Paco Ignatio Taibo II però, più o meno ci siamo
Allora. Paco Ignatio Taibo II è arrivato sabato mattina, in un bel trasportino con la copertina bianca in pile, il bambolotto e una borsa piena di croccantini e cibo per cuccioli
c’era anche una confezione di fazzolettini imbevuti per animali
Ecco, non avrei mai creduto che sarebbero stati così utili
GIORNO 1 – Paco Ignatio ed Ercolino cominciano a conoscersi e si annusano a distanza. Ercolino emette rumori gutturali ma non scoppia la tempesta. E’ il mio giorno libero, posso pensare a favorire l’avvicinamento dei gattini, rilassarmi, giocare con loro, leggere un po’, fare giardinaggio, pulire la casa, mettere a posto, scrivere sul blog, cucinare….
Esco a fare una spesa veloce e quando torno il piccolo Taibo è nascosto sotto a un mobile con Ercolino che fa la guardia
andiamo bene…
mi preparo il pranzo, metto la pappa per i gatti in due vassoietti distinti e in posti diversi e aspetto
Ercolino c’è, Paco Ignatio no
mangio, leggo, rispondo ai messaggi
di Paco Ignatio nemmeno l’ombra
controllo ogni angolo della casa, sotto i mobili, nel cesto dei panni sporchi e in quello dei panni da stirare, nelle scatole, nelle scarpe, nel portaombrelli
nulla
in compenso ritrovo una decina di palline di Ercolino date per perse ormai da mesi
ci sono le finestre aperte, il piccolo Taibo non ci arriva
Ercolino però potrebbe essere stato colpito da una crisi di gelosia fulminante. già me lo immagino afferrare Ignatio per la collottola, saltare sulla scrivania e da lì sulla finestra alta e con un elegante movimento laterale del collo gettarlo sul tetto spiovente facendolo rotolare sulla terrazza sottostante (di diversi metri, cavolo)
suono al proprietario della terrazza ma non mi risponde nessuno
mi risponde invece la proprietaria dell’altra terrazza che non ha visto cadere alcun gatto ma mi promette che controllerà in casa, a volte fosse entrato per poi nascondersi dopo esser precipitato dal quarto piano
la mia ansia sale di minuto in minuto
chiedo a Ercolino se sa qualcosa di Paco Ignatio e mi sembra di leggere un’aria colpevole nel suo sguardo
più passa il tempo e più mi convinco di avere adottato un gatto assassino
mi rifiuto di crederci ma non so che altro pensare
e soprattutto, un pensiero mi assilla, che cosa dico alla mia amica dopo averla tempestata di foto dei cuccioli, che da ore non so dove sia finito il suo gattino?
non le dico niente, semplice
come mi avesse sentito mi arriva subito un suo messaggio
“come sono?”
cavolo, e ora che le dico?
cerco di temporeggiare ma non regge
non lo vedo da ore…
mmmmh, hai guardato sotto il divano, fra i libri?
sì
nella lavastoviglie, in lavatrice
no, ma non c’è
devo rilassarmi, così si perde la testa e non si arriva a nulla
Ercolino mi guarda strano
deve sapere qualcosa lui
perché non parli?
mi stendo un po’ in camera, esausta
sono già le cinque
non è possibile
sento sgranocchiare e non ci credo
mi alzo, corro a controllare
e lì, davanti alla ciotola dei croccantini c’è proprio Paco Ignatio Taibo II in tutto il suo mezz’etto di peso che mangia come se niente fosse
sospiro di sollievo
parte raffica di messaggi all’amica e al resto del mondo cui avevo chiesto consigli e suggerimenti
il piccolo mangia, gioca e … beh, farà anche la cacca
dall’odore direi di sì
dove? nella lettiera no
ah, sull’arazzo, su quei cinque centimetri di stoffa che avanza e ripiega un po’ sul pavimento
non mi perdo d’animo
tolgo tutto con uno scottex e pulisco a fondo con i fazzolettini umidi (utili, utilissimi)
torna come nuovo e non fa nemmeno odore
prendo il piccolino in grembo lo accarezzo e ci gioco un po’
poi noto delle strane macchie giallastre su una gamba dei pantaloni
mi ricorda qualcosa
era la stessa tonalità di giallo di…
beh sì, della cacca sull’arazzo perbacco
vabbè, tanto ci sono i fazzolettini
(e la lavatrice)
già che ci sono gli pulisco anche le zampine e sotto la codina
dopo mangiato e dopo giocato scompare di nuovo
ma ormai non mi prende in castagna
e me ne sto tranquilla fino a sera quando Paco Ignatio spunta di nuovo da non si sa dove per cena, gioca con Ercolino, e poi scompare di nuovo fino alla mattina dopo
lasciando un’altra testimonianza giallognola sull’arazzo
GIORNO 2 – Paco Ignatio si sveglia e fa subito colazione. E’ famelico
In compenso Ercolino non mangia né fa più la cacca
Ma deve essere successo qualcosa
il piccoletto la fa nella cassettina (era terrorizzato da quella coperta e gli ho messo un po’ di sabbia in un catino per panni)
comincia a bere dal vaso del bambù anche lui come Ercolino, snobbando il ciottolino di acqua fresca
ma stavolta ha il culetto pulito
ho l’impressione che Ercolino c’entri qualcosa
scusami Ercole se ho dubitato di te, ieri
oggi però vado al lavoro e lascio le teppe a casa da sole
ma quando torno non c’è niente di strano
ormai la routine è avviata
pappa, giochi, lettierina, riposo
i due si rincorrono, il piccolo gioca con la coda dell’altro
ormai è amore
e sul far della sera tutti a nanna
Ercolino sul letto con me, come al solito
Ignatio Taibo nei suoi appartamenti segreti
GIORNO 3 – Alle sette ancora dormo credendo di sognare il terremoto. Ma sono solo Ercolino e Paco Ignatio Taibo II che corrono come forsennati, inseguendosi e azzuffandosi per gioco
una gran baraonda
corsa e arrampicata, campionati nazionali di biathlon
alle 8.30 cala il silenzio
la giornata scorre tranquilla
colazione (io e i gatti), giochi, foto dei gatti, riposino (loro), al lavoro (io)
in serata Paco Ignatio se ne tornerà a casa sua
il piccoletto mangia come un forsennato dal suo piatto e da quello di Ercolino
Ercolino lo osserva e digiuna
e non va nemmeno al gabinetto
sono troppo incasinata al lavoro per preoccuparmi anche se un po’ ci penso
torno a casa alle 10 di sera e trovo ancora tutto a posto
mi accoglie Ercolino, Paco Ignatio è ancora ritirato nei suoi misteriosi appartamenti
ma prima che vengano a prenderlo compare come se niente fosse e mangia le pappe di tutti e due
Ercolino lo osserva in silenzio a distanza
ma intanto sembra aver capito che la situazione va verso la normalità
ha usato di nuovo la lettiera
la prima sera senza Paco Ignatio passa con Ercolino che miagola annusando ovunque in cerca dell’amichetto
si lamenta e cerca le coccole, più del solito
molto di più
GIORNO 4 – il primo giorno senza Paco, Ercolino è ancora scosso
questa esperienza lo ha provato
è stata un po’ come un tornado
ha turbato il suo equilibrio? si preoccupa la mia amica
forse sì forse no
forse già stasera non ricorderà più, chissà
ma anche se ha avuto paura di venir messo da parte o che il piccoletto prendesse il suo posto ha avuto occasione di socializzare con un gattino e di insegnargli cose che la mamma non aveva potuto fare
quando Paco se ne è andato ormai non c’era più bisogno di pulirgli il culetto
io poi è da quattro giorni che con le amiche non parlo di altro se non di cacca
mi sento un po’ giovane mamma e me le sento più vicine (le giovani mamme)
anche se me ne guardo bene dal dirlo
un’amica intanto mi dà un consiglio
con tutta questa cacca domani comprati un gratta e vinci va’
chissà che non ti porti fortuna davvero
Ti vedrei bene con un secondo gatto… 😉
A me? 🙂
Inviato da Samsung Mobile
Do ragione a Piergiorgio. Ercolino ormai ha socializzato e poi, come ti dissi a suo tempo, tuèmeglcheuàn. Si fanno compagnia e magari riesci a salvare le tende e le tappezzerie che per noia, il figlio unico, prende di mira. Come sai anche mio figlio ha esordito con una coppia. Comunque devo farti i miei complimenti per come gestisci le bestiole, anche con poca esperienza. p.s. i tuoi racconti sono sempre spassosissimi. Già ti vedo, più avanti con gli anni, che pubblichi un libro con le tue avventure da gattara. 🙂
questa è una congiura
🙂
ma tu non sai che Ercolino è più buono del pane oltre ad essere educatissimo e rispettosissimo…
grazie per la visione futura che mi dai, mi piace
già mi vedo nella mia campagna toscana a scrivere la mia famiglia ed altri animali, la vendetta
però devo farti un appunto, il fatto che da quando sto a belluno non abbia mai avuto animali non incide sulla mia scarsa esperienza
in realtà non appena ci siamo trasferiti in campagna, nel lontano ’83, ho riempito la casa di animali, gatti e cani che fossero
anzi, il primo gatto, Freeday (54 figli), lo presi ancor prima del trasloco, così per portarmi avanti
🙂 🙂 🙂
Ecco. E’ arrivato il momento che anche la mia Piuma dia prova di socialità. Questo fine settimana arriverà mio figlio con gatto operato a seguito. La casa ora è semi deserta, senza uomo e senza cane. Vedremo come andrà a finire. Al peggio li terrò separati