Ercolino, io e te dobbiamo parlare

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Ercolino caro

credo che sia giunto il momento di parlare seriamente, noi due

è da qualche tempo che non ti riconosco e non vedo più in te il gattino dolce e tenero che mi si accoccolava sulle ginocchia quando lavoravo al computer o mi si appoggiava sul petto se mi sdraiavo a leggere sul divano

okay, io posso anche capirlo, ormai hai sette mesi e ti stai avviando a diventare un gatto adulto, nonostante tutto (questo sarebbe un riferimento alla castrazione ma non volevo tirare in ballo l’argomento proprio ora)

quindi certi comportamenti mi sembrano esagerati e fuori luogo

non puoi certo negare che da quando sei entrato a far parte della mia vita mi sono sempre presa cura di te, mettendo al primo posto la tua saluta e il tuo benessere

vivi nella mia casa dove detti i ritmi della sveglia e dei pasti, graffi divano e poltrona, arrotoli il tappeto, ti arrampichi sull’arazzo e sul paravento in giunco e disperdi i tuoi giochini in ogni angolo senza che io ti dica mai nulla

ma certe cose sono troppo anche per me, ecco

l’altra sera, per esempio

sono andata a cena fuori, non lo faccio (quasi) mai

appena ho aperto la porta ho sentito subito un odore strano, pungente

mi è bastato entrare nella stanzetta dei tuoi gabinetti (sì perché dall’ultimo viaggio in toscana tu hai due bagni, caro Ercolino, uno più di me) per scoprire con orrore una serie di impronte appiccicose di natura misteriosa (ma non troppo) sul parquet

che potevo fare? inginocchiata a terra come Cenerentola, ho ripulito e disinfettato tutto
abbi il coraggio di dirlo, era un dispetto?
o forse una recriminazione o un atto dimostrativo di protesta?
dillo, su

non ho capito invece che cosa è successo l’altra mattina, quando hai sporcato ancora un po’ fuori dai tuoi due bagni

ma questo ancora sono disposta a perdonartelo

poi te la sei presa con una candelina accesa che hai rovesciato a terra insieme al piattino
l’incendio si è sventato da solo perché, fortunatamente, cadendo la fiammella si è spenta, ma la cera è schizzata ovunque, dal muro al parquet alla poltrona in pelle

ma se c’è una cosa che mi ferisce profondamente è quando tu disdegni la pappa che ti preparo con tanto amore
Ercolino, merluzzo fresco riso e carote, eh, mica gli avanzi del macellaio
eppure sei capace di lasciarla tutto il giorno nella ciotolina, salvo finirla quando finalmente ti assale la fame notturna

Ercolino, Ercolino
non posso nasconderti che sono un po’ delusa

nei primi tempi del nostro amore mi ero illusa che avremmo vissuto un rapporto serio e costruttivo, noi due, e che, se io capivo le tue esigenze e le tue difficoltà rispettando i tuoi spazi, tu avresti fatto lo stesso con me

invece, dopo essermi ridotta a schiava per te, mi ritrovo in casa un essere egoista e dispettoso, che pretende cibo a tutte le ore e le pulizie gratis oltre a mettere tutto a soqquadro salvo elargire due fusa due giusto al momento di andare a dormire

praticamente un fidanzato, se non peggio un marito, più che un gatto, se non fosse che non andiamo a mangiare la pizza né al cinema e non mi accompagni nemmeno a fare shopping

E’ inutile che mi guardi con quei fanali gialli da gatto spiritato, non ritiro niente di quello che ho detto
oh

è che qui bisogna cambiare, non si può mica più andare avanti così
altrimenti, altrimenti…

sì sì, ho capito
dai, andiamo a preparare questa pappa
almeno la smetti di miagolare
per un po’

3 commenti

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3 risposte a “Ercolino, io e te dobbiamo parlare

  1. grazie, ora ci studio 🙂

  2. Paola_surfy

    Gli animali sono migliori di noi perchè quando capiscono cosa è meglio per loro, non se lo lasciano sfuggire. Tu a Ercolino hai dato tutto e sempre il meglio, come cibo, giochi, spazio e libertà. Ora lui si aspetta tutto e vuole tutto. E’ diventato il padrone di casa e se non ha sempre ‘tutto’ a disposizione probabilmente si sente frustrato e comincia a dare di matto. All’inizio dormiva in ambiente separato, se non erro. Ora ha libero accesso alla tua camera e al tuo letto, e continuerà a pretenderlo, pena miagolii e oggetti rovesciati; così tu non dormi più. Finchè saremo portati a sentirci in colpa verso un animale perchè non lo trattiamo come un essere umano, lui approfitterà della situazione. Non per dispetto (il concetto di dispetto è prerogativa umana), ma perchè….(vedi premessa). Lo stress è la chiave. Buona fortuna

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