in viaggio con Ercolino – una notte da paura

L’altra notte Ercolino ha dormito fuori
Ora non voglio fare come se fossi la madre di un adolescente, anche se ho provato un po’ a pensarci e a mettermi nei suoi panni
Pero’ son stata in pensiero, ecco
Questo si’

Certo, lo so che e’ un gatto e che in quanto animale figurarsi se per lui e’ un problema e via dicendo
Il fatto e’ che Ercolino, me ne rendo conto ogni giorno che passa, e’ un gattino terrorizzato
Roba da dargli le goccioline anche tutti i giorni, volendo

Ha paura delle persone, soprattutto
A Belluno per farlo uscire dal nascondiglio occorrono almeno tre visite della stessa persona cosi’ che lui possa realizzare che non sono venuti a prenderlo per portarlo via
In Toscana deve ancora capire che la mia mamma e la mia sorella, vivendo qui, potrebbero rientrare nella sfera “persone amiche”

Finche’ stiamo soli io e lui non affiora questo suo terrore profondo
Ma basta che arrivi qualcuno, per lui son tutti estranei, e si trasforma nel Gatto
Terrorizzato
Sgrana gli occhioni gialli
Si acquatta per rendersi invisibile e guadagnare il prima possibile un posto al sicuro
Poi, quando si vede perduto, scappa a tutta velocita’ verso una qualsiasi porta

Ieri sera sono venuti degli amici a cena, una famigliola tranquilla con figlia adolescente desiderosa soltanto di conoscere Ercolino e leggere le avventure di Harry Potter

Ercolino si e’ dato alla macchia prima ancora che entrassero in casa
Fallito un tentativo di farlo rientrare, finito con una seconda fuga, dopo che tutti se ne sono andati ci ho riprovato
Ha annusato dappertutto guardingo e con le orecchie tese e poi ha infilato a tutta velocita’ la porta quando l’ho aperta per gettare le immondizie
L’ho anche bloccato ad uno stipite con la gamba ma ce l’ha fatta a fuggire lo stesso

Poi basta
Mai più visto
Stanotte sono uscita più volte, l’ultima alle 6 del mattino, chiamando Ercolino Ercolino
Niente
Ho provato anche dalla porta dell’altro appartamento, e ancora niente

Più tardi e’ arrivata mamma, preceduta da un miaooo sgangherato
Eccololla’
Tornato miagolante dopo la notte all’addiaccio
Come se niente fosse si e’ steso a terra con il pancino all’insu’
Gli ho tolto stecchi e ragnatele dal musino, chissa’ dove si era rincantucciato pauroso com’e’, e gli ho fatto due coccole

Poi si e’ fiondato sulla pappa, dopo il lungo digiuno
Quindi e’ tornato tutto come prima

Solo che qui ci sono dei traumi da superare
Mi sa che sarebbe meglio farlo entrare in analisi

4 commenti

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4 risposte a “in viaggio con Ercolino – una notte da paura

  1. Paola_surfy

    Cara Simona, da mamma-gatta un po’ più esperta quale sono, non mi stancherò di dirti che con queste imprudenze ti prepari ad avere dei dispiaceri. Il desiderio di libertà che spesso riteniamo innato negli animali domestici, non è altro che una proiezione del nostro. I miei gatti sono stati felici in appartamento, o al più, con qualche giro su un davanzale o un terrazzo protetto da fughe sconsiderate. La mia attuale micia è figlia unica. Carattere ombroso, diffidente, schivo (tranne che con me). Quando l’ho presa vivevo sola con mio figlio, e per lei noi eravamo il centro del suo universo. Se un estraneo entrava in casa si nascondeva immediatamente in un luogo sicuro. Qui a BL si è un po’ sciolta perchè la casa è più frequentata. Ma è sempre sul chi vive, al minimo rumore tende i muscoli e fugge. Sempre verso l’interno, mai e poi mai infilerebbe la porta, perchè oltre c’è l’ignoto. Non credo sia infelice per questo e neppure bisognosa di uno strizzacervelli. Si è adattata a vari traslochi, come ben sai, e la sua natura è rimasta fedele a se stessa. Ercolino ha bisogno di un porto sicuro, non importa se alle finestre ci siano tende o sbarre. A lui basta che ci sia tu. Riportalo a casa, al sicuro. (scusa l’ho fatta un po’ lunga. Purtroppo come sai ho tempo……). A presto

  2. si’ pero’ te mi pigli anche troppo sul serio
    Quella dello strizzacervelli era solo una battuta, ci mancherebbe altro
    Ma che fo, in campagna non lo lascio uscire fuori?
    Oggi per esempio e’ voluto uscire presto ma ora che staro’ fuori abbastanza e’ in casa. Poi a belluno si riprende il solito tran tran… Non credo che Ercolino sia un gatto infelice, ma traumatizzato si’ e sodo… Pazienza. Basta che stia tranquillo quando ci sono io, che evidentemente rappresento il suo punto di riferimento nel mondo. Se gli amici non riusciranno a conoscerlo perche’ lui vuole stare nascosto non importa…
    Buona convalescenza!
    Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!

  3. lorena

    Non preoccuparti Simo, a me, che conosco la storia di Ercolino…e un po’ anche te, sembra che abbiate già una grande intesa. Non si cancella in pochi mesi la sofferenza, anche in un animale, in questo non farei troppe differenze. Tutto è relativo ma la sofferenza resta sofferenza. Ercolino è stato abbandonato, ne ha passate tante, non ha mai permesso a chiunque di avvicinarlo, nemmeno quando era affamato e tutto ossicini. Alcuni potevano, e li riempiva di fusa e di affetto, altri no. Guardava in casa attraverso i vetri ma se ad aprire la finestra non era la persona giusta, lui scappava. Siete entrambi un po’ speciali, dagli tempo e sono convinta che prima attraverso te, poi autonomamente, Ercolino ti meraviglierà anche nella “vita sociale”. Quanto alla notte fuori…beh, la preoccupazione ci sta tutta, così come ci sta la sua fuga. Ma se è vero che la “notte porta consiglio”, anche quella è servita. A tutti e due. E’ il bello di avere un gatto. A cosa gli servirebbero altrimenti ben sette vite e un musetto come il suo? Baci, buon rientro..!

  4. Vero
    🙂

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