Di rado è solo chi ama leggere.
Giovanni Soriano, Maldetti. Pensieri in soluzione acida, 2007
un anno fa, per il Natale 2012, nonostante la mia strenua opposizione, mi è stato regalato un lettore ebook
da allora ho letto 135 libri (esclusi quelli in carta, ma saranno stati sicuramente meno di dieci)
due i titoli che mi sono rimasti nel cuore e che consiglierei a chiunque volesse un bel libro da leggere
1 – Rosa Candida, un piccolo delicato gioiello di una scrittrice islandese, Audur Ava Olafsdottir, è forse il mio preferito
dico forse perché tanti sono stati gli autori che ho scoperto, che mi hanno fatto ridere, piangere o che mi hanno semplicemente divertito o commosso (hai detto niente…)
ma questo piccolo libro mi ha anche stupito, per lo stile di scrittura, per la semplicità della narrazione e la profondità dei temi trattati
2 – Open. La mia storia, di Andre Agassi. Non amo le autobiografia ma di questo libro ho sentito parlare con entusiasmo da chiunque lo avesse letto. Così l’ho fatto anche io e mi sono lasciata appassionare tanto che mentre si avvicinava la fine pensavo con tristezza alle mie giornate senza la compagnia di Andre e della sua storia.
Poi ci sono state le scoperte di autori dei quali mi sono innamorata a tal punto da leggere tutta la loro produzione.
3 – Delitto a Stoccolma è soltanto il primo dei libri di Liza Marklund con protagonista la giornalista Annika Bengzton che ho letto. Mamma me lo aveva consigliato una decina di anni fa ma non mi era mai capitato di leggerlo. Dopo Delitto a Stoccolma mi sono lanciata in una impegnativa full immersion da Studio Sex a I Dodici sospetti, al Testamento di Nobel, Il Lupo rosso, Freddo sud, Linea di confine e Finché morte non ci separi. Ne manca solo uno, Paradiset, non tradotto (chissà perché) in italiano. Le storie sono appassionanti e spesso mozzafiato, specialmente se ci si affeziona ad Annika, che si infila in certi casini che te la raccomando. Inoltre rappresentano un mondo giornalistico, raccontando la vita della redazione di un grosso quotidiano di Stoccolma, che non si discosta molto da quello italiano.
4 – Tempesta solare di Asa Larsson, tanto per rimanere in Svezia. In realtà questo libro lo avevo già letto anni fa ma senza ricordarlo tanto drammatico. Mi sono fatta convincere da un’amica a rileggerlo per affrontare la successione delle altre puntate: Il sangue versato, Sentiero nero, Finché sarà passata la tua ira e (questo devo ancora leggerlo) Sacrificio a Moloch. La protagonista è un avvocato, Rebecka Martinsson. Anche lei come la giornalista Annika di Liza Marklund, con la quale ha molti punti di contatto, si trova sempre invischiata in casi limite. Anche in questa serie la fantasia criminale svedese non delude.
5 – Una bella scoperta, quella del Commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni. Il poliziotto, le cui storie sono ambientate a Napoli in piena epoca fascista, e’ caratterizzato dal Fatto. Il Fatto e’ che lui vede i morti di morte violenta cristallizzati nell’ultimo istante della loro vita. Il giorno dei morti, Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, suddivisi in autunno, inverno, primavera e estate del commissario Ricciardi, sono il primo imperdibile quartetto di libri, cui seguono Per mano mia e Vipera.
Dello stesso autore sono appassionanti anche i libri con protagonista un altro investigatore, l’ispettore Lojacono, stavolta ambientato ai giorni nostri, Il metodo del Coccodrillo e i Bastardi di Pizzofalcone.
6 – Sane e toscanissime risate, dopo tanta tristezza, quelle fatte grazie a Marco Malvaldi. Il primo libro che ho letto è stato Odore di chiuso. Poi ho conosciuto i vecchietti del BarLume (Il gioco delle tre carte, Il re dei giochi, La carta più alta, Briscola in cinque) e qui il divertimento è assicurato.
7 . Fra pioggia, nebbia e anolini in brodo il commissario Soneri si muove fra Parma e l’Appennino emiliano, risolvendo misteri attuali ma legati al passato. I libri di Valerio Varesi (Bersaglio, l’oblio, E’ solo l’inizio commissario Soneri, Il cineclub del mistero, Il fiume delle nebbie, La casa del comandante, A mani vuote, L’affittacamere, Le ombre di Montelupo, Il commissario Soneri e la mano di Dio) densi di malinconia, raccontano storie legate al Po, alla Resistenza, al terrorismo.
8 – Altro scrittore divertente, ma che non manca nemmeno di note profondamente malinconiche, è Gianni Farinetti. I suoi personaggi, fotografati da dialoghi irresistibili, si muovono nel mondo dell’alta borghesia piemontese fra vacanze in Costa Azzurra e alle Eolie. Un delitto fatto in casa, Lampi nella nebbia, L’isola che brucia, Rebus di mezza estate e La verità del serpente, i titoli.
9 – Agatha Raisin è un’ex pr di Londra di mezza età che va in pensione con grande anticipo scegliendo di ritirarsi in un cottage nei Cotswolds. Qui, novella Miss Marple, impicciona e dal carattere brusco, si ritrova a risolvere una serie di omicidi rischiando lei stessa di rimetterci le penne. La serie di libri scritti da Marion Chesney con lo pseudonimo di M. C. Beaton, e tradotta in Italia comprende Agatha Raisin e la quiche letale, … e il veterinario crudele, … e la giardiniera invasata, … e i camminatori di Dembley, … e il matrimonio assassino, … e la turista terribile, … e la sorgente della morte, … e il mago di Evesham.
10 – Nell’attesa che Gianni Carofiglio riprenda a raccontare le gesta dell’avvocato Guerrieri, ci si può intrattenere con i libri di un altro magistrato: Gianni Simoni. Due i filoni. Quello dell’ispettore Lucchesi ambientato a Milano e quello del tandem formato dal commissario Miceli con l’ex giudice Petri che operano a Brescia. Chiuso per lutto, Sezione omicidi, Il filosofo di via del Bollo, Piazza San Sepolcro, Il ferro da stiro, Pecsa con la mosca, Un mattino d’ottobre, La morte al cancello, Lo specchio del barbiere, Commissario domani ucciderò Labruna i titoli del prolifico giallista.
Il 2013, grazie ad una gentile vicina, ha comportato anche la conoscenza di un altro scrittore di gialli, un ex giornalista del Tirreno originario di Montalcino, Maurizio Centini, (che ho letto su carta). Il pozzo e Scacco di donna, i due libri che ho letto, entrambi dedicati a delitti efferatissimi compiuti da un serial killer molto vicino agli inquirenti, il magistrato fiorentino Augusto Coltelli e l’amico criminologo Brunello Dotti, di Montalcino, appassionato di scacchi, enigmistica, cibo e buon vino.
Una piccola citazione per un altro thriller, Pista Nera di Antonio Manzini, le cui immagini rimangono impresse nella memoria anche dopo tanto tempo.
Ora siamo nel 2014. L’anno passato è stato ricco di piacevoli scoperte e altrettanto piacevole è stato leggerle in digitale. Il lettore è diventato ormai un accessorio irrinunciabile da portare sempre con me. Grande come un’agenda contiene ormai più di tremila titoli e posso pescarlo dalla borsa in ogni momento. Quando sono in attesa di una sentenza in tribunale, in coda al pronto soccorso o quando mi siedo su una panchina al parco.
Per l’ultimo Natale ne ho regalato uno anche alla mia mamma che, mentre si prende in giro definendosi una nonna tecnologica, ha già iniziato ad usarlo con Rosa Candida.
I prossimi libri che leggerò sono: il quinto della serie di Asa Larsson, Sacrificio a Moloch, tanto per completare il giro, e Colori proibiti di Yukio Mishima.
Leggere fa bene, ma può fare anche male, diciamo la verità . I libri sono come le medicine o come qualunque altro medium: vanno presi con cautela.
Corrado Augias, Leggere, 2007
consigliarti un libro da leggere adesso diventa imbarazzante!!!!
Ma no, anzi…
ok allora per una breve storia, semplice e terribilmente attuabile al nostro mondo pazzo di oggi ti propongo di scoprire “E poi Paulette… ” di Barbara Constantine. Un salutone
Bene, me lo segno. Ti faro” sapere. Grazie Michele
Vuoi dire che hai letto quasi 1 libro ogni 3 giorni!? azz,,,ma dove lo trovi il tempo!!?? mi vergogno. Io da quando c’è internet ho quasi azzerato la lettura. Dei titoli citati, ho solo Open, prestato da mio figlio (lui ha il kindle appunto), letto per metà . Lascio un sacco di libri che inizio. Forse non so scegliere, o forse perchè leggo la sera prima di dormire, già stanca. Gli unici che riesco a finire sono in gran parte quelli che hanno animali come protagonisti. Ora ho preso Il cubo di Ruby, storia vera di un cane, appunto. L’unico che mi avvince tanto da farmi passare il sonno. Complimenti! terrò conto dei tuoi titoli. Grazie!
Gia’, Paola E’ proprio cosi’ Dieci libri al mese, anzi di più
E’ sempre stato cosi’ fin da piccola Ho sempre divorato i libri fino a farmi scoppiare la testa e a farmi chiudere gli occhi dal dolore
Anche io ne ho iniziati molti che non ho terminato (ma non li ho conteggiati)
Ma Open no, cavolo. Io ero cosi’ dispiaciuta che finisse… 🙂
Vabbe’, le mie non sono state letture molto impegnative Soprattutto polizieschi Pero’ storie toste, molto toste 🙂
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