La prima volta li ho visti una domenica mattina, qualche mese fa, uscendo di casa per andare al lavoro.
La sera prima c’era stata una qualche festa in centro con bar aperti concerti e qualche deroga all’orario del silenzio.
Quella volta se ne stavano sul tettuccio della mia auto posteggiata a bordo strada. Due calici, ormai vuoti, testimonianza della festa della sera precedente.
Li ho tolti da lì e li ho appoggiati sullo scalino del bar, che era chiuso.
Ma che stupida mi son detta dopo, dopo un bel po’.
Vabbe’. Dalla volta successiva quando trovo i bicchieri in strada, sotto casa, li prendo. E vanno a finire in una piccola collezione di vetri e cristalli ognuno diverso dall’altro
Perfetti come porta candele
Un giorno ho trovato un calice bellissimo, dalla geometria strana
con la coppa più larga in fondo che si restringe per riallargarsi oltre il bordo come la corolla di un fiore
un’altra volta c’era una coppia di bicchieri da bibita, piccoli e ovali, con la fettina di arancio dentro
l’ultimo, un bicchiere da aperitivo, era stato appoggiato proprio davanti al mio portone
è successo l’altro sabato
stanotte c’è stato un gran casino di ragazzi ubriachi che hanno festeggiato e urlato fino a tardi
ma quando sono uscita stamani in strada non c’era nessun bicchiere