sprofondare
nel silenzio
che ti appartiene
per trovare
cio che è
e non ciò
che appare
il vuoto
il buio
e poi la luce
viola
come
un diamante
in fondo
al tunnel
ricordare
la lingua antica
del bambino
che tutto già sa
ma non sa
come dirlo
quante lacrime
ancora
da versare
prima di arrivare
a scoppiare
di gioia
roteare
come i dervisci
nel movimento
dell’universo
fissi sull’asse
invisibile
che tutto tiene
tu leggi le stelle
e conosci
i passaggi
dei pianeti
vuoi venire
con me?
ritornare
alla lingua sacra
quella dell’inizio
quando tutto era
solo
un suono
se il cibo nutre l’anima
noi vivremo d’amore
fra tavoli
e fornelli
sotto
l’ombra
dei nespoli
in fiore
il silenzio
è
assoluto
quando
tutto
si ferma
e canti e balli
senza regole
e senza passi
da imparare
la magia
di un incontro
a sorpresa
sotto la luna
fra gli ulivi
e la storia
tu puoi vedere
il futuro
cio che è
e che sarà
sai sentire
l’odore
della terra
e la vita
che nasce
un saluto
dopo tanti anni
scalda
il cuore
non rinneghi
il passato
nessun rimpianto
sul tuo cammino
e non dimentichi
veramente
nessuno
Qualche volta la memoria ci fa qualche bel regalo. Molto bello il tuo scritto.
Grazie, Paola 🙂
Voglio venire con te 🙂
andiamo 🙂