sarei potuta partire anche più tardi
avrei evitato la coda su firenze
e sull’appennino
avrei parlato con calma al telefono con carlo
e invece la linea cadeva sempre giù
dovevo dirgli dei marlene kuntz
ma non c’è stato verso
ci sarà tempo, ancora
è una notte piena di stelle
le seguo mentre guido
mi fanno compagnia
intanto che canto
a venezia il cielo è tutto grigio
non si vede più niente
solo nuvole trascinate dal vento
all’autogrill vendono piccoli bomboloni
crema cioccolata nocciola
ma c’è una fila troppo lunga
conviene rinunciare
peccato
prima di bologna
un automobilista distratto
si butta sulla mia corsia
di sorpasso
nemmeno il tempo di fargli i fari
il clacson lo scuote prima
e si risveglia
sfreccio via
felice di averlo schivato
ma che diamine
i guidatori di suv
stanno sempre dietro
con i fari alti
meglio non commentare
in viaggio non c’è niente di meglio
dei baustelle
ogni tanto un po’ di radio
e acqua di zenzero
la strada scorre veloce
nera con le luci rosse
mentre un film
tutto mio
si snoda davanti agli occhi
mi piace guidare
pensare
cantare
la luna è una sfera gialla
come di fuoco
che si affaccia
fra le nuvole
sfilacciate
ad ogni città
un sms
così puoi star
tranquilla
firenze bologna ferrara rovigo
padova venezia treviso
belluno
non importa metter benzina
niente stop
al prossimo autogrill
a casa c’è tutto
quel che serve
anche di più
il viaggio è finito
il cerchio si chiude
negli incontri
sui racconti
con i pranzi
le passeggiate
i cartoni animati
il sorriso dei bambini
la carezza di mamma
il sorriso di paola
il saluto di un’amica
al telefono
lo scambio delle noci
con il miele
lo scorrere del fiume
il pesce e le insalate
le uova di pasqua
le sorprese
le attese
gli appuntamenti
pensati
ma non dati
gli incontri
inaspettati
la terra da lavorare
con un pezzo in più
il fienile da rifare
le piante da tagliare
i fiori da curare
un cane da sperare
un gatto impaurito
un ospite sparito
gli uccellini che cantano
le fronde che frusciano
la luna che si affaccia
fra i rami
il pensiero al ritorno
alla vita
di sempre
così come è diventata
come vorresti cambiarla
per tornare a vivere
ma il nastro
si riavvolge
lento o veloce
pronto a ripetere
un nuovo viaggio
punto e a capo
Quando le parole…risvegliano…..Très beau!!!!
Una poesia..
“per tornare a vivere”…ecco LA FRASE.
Hai colto
Simona! A quando la tua prossima chicca?
Ciao Paola! Abbi pazienza, l’ispirazione ha bisogno del suo tempo e di liberta’… E oggi e’ volata su altri lidi… 🙂