non ce la farò mai…

io non credo che ne uscirò.
ho deciso di utilizzare il giorno libero per rimettere a posto le pile di fogli e giornali accumulati in… mesi? anni? boh… e sinceramente devo combattere ogni minuto che avanza con un senso di ansia crescente

allora, il problema non è solo quello di gettare l’inutile, che è sempre un gesto liberatorio e che alleggerisce oltre a cassetti e scaffali anche l’aria di casa

poi però c’è da catalogare.
e qui arriva il difficile (almeno per me)

allora, a questo proposito c’è uno scatolone di cartone che sta dentro un armadio (rosso, di lacca, cinese, wow!) che contiene tutto ciò che non può stare fuori. depliant e fotocopie di argomento filosofico, natura, viaggi e salute, per esempio. e anche qualche libro di argomento correlato

nello scatolone poi ci sono le cartelline “nominate”: casa, auto, banca, giornalisti, gazzettino, bollette, dichiarazione dei redditi, ricevute sanitarie e via dicendo.

nel tempo sono nate altre sotto cartelline, più specifiche: mal di testa, omeopatia, pelle, ginecologo e varie.

ecco, varie
ora, se il problema è inserire nella cartella varie tutto ciò che pur riguardando cure e terapie non rientra specificamente nelle cartelline suddette è ok.
ma per il resto come si mette?

cercherò di spiegarmi, anche se mentre scrivo sono in pieno caos con mucchietti di carta impilati su divano, tavolo e sedie, senza tralasciare il pavimento.

nella pila indistinta di inserti di giornale, fogli e foglietti, ricevute, depliant, cose diverse assumono una forma propria. come se fossero un tutt’uno

quando le liberi e decidi di raggrupparle per insiemi e sottoinsiemi invece si riappropriano della loro unicità, ma allo stesso tempo si moltiplicano. all’infinito, soprattutto.
e qui sale il panico

perché se posso fare un insieme con i pagamenti e le ricevute varie che successivamente suddividerò nelle apposite cartelline, non so proprio che cosa fare di… chessò… lo scambio di email con il produttore di miele (terapie naturali? gastronomia e ricette di cucina?)
e fosse solo questo!

biglietti del cinema, cartoncini di negozi e ristoranti vanno in una scatolina di plastica. finché ce ne staranno…

prendo bracciate di corrieri della sera e li getto nella carta resistendo stoicamente alla voglia di sfogliarli da cima a fondo nel caso ci fosse un articolo interessante da ritagliare (e mettere dove, poi?)

però mica posso buttare quel magazine con woody allen, “come nasce una battuta”, o quello con l'”esclusivo” su oriana fallaci. ma nemmeno “ecco a voi Millennium” o, eh no cavolo, la “mia new york” di tom wolfe…
anche se probabilmente non li leggerò mai
ma che stiano lì, impilati da qualche parte che entro stanotte deciderò, mi pare rassicurante, quantomeno

la cucina ormai fatta e finita mi permette di gettare depliant dell’ikea e di mobilia varia (però mi tengo quello dell’ovvio). ma il progetto originale no, non voglio buttarlo. solo che non posso fare una cartellina progetti perché ci sguazzerebbe solitario chissà fino a quando… e allora? mah, quasi quasi lo passo nella cartella “casa” con le ricevute dell’affitto e delle spese condominiali…

sono lontanissima dalla meta. anche se le pile di fogli non ci sono quasi più non ho veramente idea di dove sistemare i documenti ormai sparsi ovunque.

rimettere a posto fogli e riviste è fare un salto nel passato recente.
rileggere le critiche ai film visti negli ultimi anni, le mail che per qualche motivo serviva stampare, ritrovare i bigliettini dei ristoranti fa ricordare certe sere con gli amici.
non è solo rimettere in ordine è proprio un viaggio nella memoria
per questo ti fa perdere un sacco di tempo
anche se è quasi divertente

alla fine è un gran casino
mi sa proprio che non ne uscirò mai

6 commenti

Archiviato in non classificati

6 risposte a “non ce la farò mai…

  1. Stefano

    noi abbiamo appena traslocato e un pò di questa roba
    si è ,,,persa in discarica :-))
    Ciao Simona

  2. Loriana

    Eh cara Simona
    ti stai addentrando in un discorso filosofico.
    Io cerco di mettere ordine da una vita,senza riuscirci per altro.
    é difficile disfarsi di oggetti che rappresentano momenti vissuti
    o disfarsi ,come nel casio degli articoli, di opportunitànon esaurite.
    d’altronde nella vita
    è importante andare non arrivare.
    a volte invidio le case dove non c’è mai un foglio o un oggetto
    da sistemare. sono già arrivati o nemmeno partiti?
    Credo che la ricerca di se stessi comporti anche un certo disordine.
    Tesi antitesi sintesi

  3. mi fai venire in mente quel detto cinese secondo cui quando finisci di costruire la casa è tempo di morire
    o anche la frase di Nietsche, solo dal caos può nascere una stella danzante
    ecco, tanto per rimanere sul piano filosofico

  4. simona

    scusa simo..
    perchè non fai:
    1) un bello scan dei documenti che ti servono davvero, li butti dentro a una decina di cartelline dal titolo preciso ma non troppo (tipo: certificati medici- gazzettino- corrispondenza rilevante- appunti prossimi articoli).
    Li ritroverai facilmente con la funzione “cerca nei documenti pdf”
    2) i documenti di importanza media dal 2002 in poi li metti in singoli scatoloni divisi per anno. alla fine del 2012 potrai iniziare a buttare quelli del 2002, e via via butterai quelli vecchi di 10 anni (hai l’obbligo di conservare documentazione solo per 10 anni, appunto);
    3) butti tutto il resto antecedente il 2001.
    se proprio ci sono delle cose che non puoi buttare fai un ultimo scatolone di “IRRINUNCIABILI”.
    io ho fatto così (nel mio scatolone di IRRINUNCIABILI per ora ci sono solo i 2 giocatoli preferiti del mio vecchio cane…)
    ordine assicurato.
    ciao

  5. mi prende male…
    😦
    vedi perché non ce la farò mai….

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...