a volte la vita è troppo bella per tenerla tutta dentro
devi farla uscire un po’ alla volta
una canzone a squarciagola in macchina a volte aiuta
una risata con un amico
un passo di danza
a volte la felicità stringe alla gola ed esce dagli occhi
insieme alle lacrime
a Lisbona il viaggio della memoria
quello che torna davanti agli occhi quando meno te l’aspetti
ricordi come foto
sorpresa e meraviglia
e una tristezza dolce come latte alla portoghese
“sulla strada verso la praca do Comercio ho provato un momento di assoluta felicità”
dice mamma
prima la rua Augusta
dopo la praca sul fiume Tago
più in là, l’oceano
dentro il sole c’è l’estate
vagonate di bella estate
a volte il mare è liscio come certi capelli
poi si arriccia, a volte
un altro amico mi spezza il cuore
e non è nemmeno la prima volta
ma il motivo ora è diverso
io piango
ma lui ci crede, che ce la farà
e allora diventa tutto un po’ più leggero
alcune persone bisogna lasciarle passare, così come sono
fra una danza e l’altra
magari non balleranno mai, o forse sì
ma tu continua a danzare
anche i gatti riescono a stare
a fianco l’uno dell’altro
guardando insieme il mondo
che li osserva
a tredici anni il primo stereo
non ci potevo credere
tanto lo desideravo
arrivò in uno scatolone
con un disco di Battisti
Ancora Tu
ma tu chiamale se vuoi emozioni