Lula passa a prendermi a casa venerdì subito dopo pranzo
I bagagli sono pronti
Zaino, zainetto, materassino, bottiglie d’acqua e borsa con il cibo stanno sull’aia davanti all’ingresso di casa, pronti per essere caricati sulla Vitara
Il sole splende alto, l’aria è pulita
E proprio una bellissima giornata per partire
saluto gatto e famiglia e via… si parte
verso l’avventura
la giornata è iniziata un po’ presto, alle 5.30, con un salto dal medico di guardia per chiedere la ricetta delle medicine per il mal di testa che ovviamente avevo dimenticato a Belluno
Un passaggio attraverso la grata della farmacia di turno e ho il mio prezioso cachet
tempo un’ora e il mal di testa è passato
E in più ho la medicina a disposizione per il viaggio, che non si sa mai
Per il resto, usiamo soltanto prodotti naturali, anche preparati da noi stesse, come l’antizanzare
Lula ha con sé la preparazione sinergica, con un misto di oli essenziali
io un estratto di chiodi di garofano
Facciamo il pieno di gasolio e via!
la meta è San Vincenzo, in provincia di Livorno, da dove domani mattina prenderemo un traghetto alla volta di Pianosa
stasera non si sa dove andremo a dormire
ma in qualche modo ci arrangiamo di sicuro
prendiamo la strada per Volterra, la statale 68, oggi regionale
Guccini non potrebbe più farci una canzone, si è persa la metrica
la vacanza è cominciata e possiamo goderci il paesaggio delle colline toscane fra la provincia di Siena e quella di Pisa
Intorno a Volterra scopro delle installazioni mai viste prima
sono dei grandi cerchi attraverso i quali si vede il paesaggio dei campi sulle colline
una prospettiva nuova, che aggiunge un tocco artistico al nostro paesaggio toscano
A Saline la prima sosta
Beviamo dell’acqua, mangiamo degli snack di semi
la dieta è ferrea e non si sgarra
Thelma & Louise gluten free
ripartiamo
il paesaggio è dolce e si respira già l’aria di mare
Arriviamo a San Vincenzo che è sempre giorno
posteggiamo l’auto vicino al centro, dopo aver evitato il costosissimo park del porto cui eravamo giunte su mia indicazione
Nella piazzetta c’è un mercatino di oggetti etnici.
Lula si sofferma a guardare i tamburi
chiede il prezzo e vorrebbe anche comprarne uno
Bellissimo, dice
La mia preghiera silenziosa è stata esaudita
ci allontaniamo senza tamburo
Pericolo scampato. Per ora
di San Vincenzo avevo un ricordo di chissà quando
sicuramente di una visita fatta con babbo e mamma da bambina
Ricordavo un paesetto senza particolari attrattive
trovo una cittadina di mare dal centro curato, pieno di bei negozi, con le case ristrutturate e un bel porto turistico
è proprio da qui che domani mattina alle 8 partiremo in traghetto alla volta di Pianosa
ma ora c’è da pensare a dove andremo a dormire
chiamo al telefono i numeri di cellulare appesi ai cancelli delle case
ma è tutto pieno
E poi per una notte non vale la pena
Chiediamo un’indicazione alla ragazza che vende i biglietti per Pianosa
ci segnala un campeggio poco fuori San Vincenzo, sulla collina di San Carlo
Anzi, un agricampeggio, come si dice oggi
Le piazzole, molte vuote, sono su un piazzale sotto a dei pini
Ci sono anche delle camere
ma costano più di 100 euro a notte e ci sballano il budget
montiamo la tenda
passando lungo la strada panoramica abbiamo chiesto ad altri bed and breakfast e affittacamere
ma non c’era un solo posto libero
il campeggio è pulito, la struttura è nuova. Ancora in costruzione
dalla collina si vede il mare luccicare in lontananza
Per la cena facciamo da sole, grazie
C’era anche un bel ristorantino (agriturismo Le Rondini di San Bartolo, San Vincenzo, Livorno, telefono 328 5663141)
Ma ormai siamo decise a non sgarrare la (mia) dieta e perché no, a risparmiare il più possibile
Lula accende il fornellino a gas e riscalda le lenticchie biologiche in scatola nel pentolino.
dalla borsa esce un barattolo di verdure speziate fatte da lei
abbiamo anche un piatto in plastica dura e un set di posate a serramanico da escursione
bicchieri in plastica e condimenti: olio bono, sale berbero e pepe nero
dopo c’è anche il dolce
Un barattolino di frutta cotta da me
Zio Paperone ai tempi della caccia all’oro nel Klondike sarebbe schiattato per l’invidia
Sedute su due panchetti pieghevoli, sotto ai pini, davanti al tramonto sul mare
quella sera abbiamo mangiato il cibo più buono del mondo
dopo aver ripulito le stoviglie e risistemato le nostre cose in auto abbiamo tirato tardi, per modo di dire, giocando a burraco ai tavolini dell’agriturismo
ho vinto sempre io (questa volta)
A letto presto
L’indomani sveglia all’alba
e via verso l’isola di Pianosa
(3 – continua)