Quale sia il collegamento in realta’ mi sfugge. Qualcosa ci deve essere pero’ se l’altra sera, dopo l’ennesima giornata di lavoro senza fine a scrivere cronache giudiziarie su ‘passanti’ (cioè due pagine collegate sullo stesso tema) tornata a casa a tardissima ora l’unica cosa che ho avuto voglia di fare per rilassarmi e’ stata quella di impastare biscotti…
Di due tipi, nocciole e cioccolato e gingy, ovvero biscotti al ginger (che sarebbe poi lo zenzero), trovati su un blog di ricette molto simpatico, I’m a cookie girl
(ah, l’indirizzo: imacookiegirl.blogspot.com)
Che poi non sono proprio un caso isolato se, tornata dalle vacanze di natale, mi sono trovata sulla scrivania un sacchettino di biscotti fatti artigianalmente da una nostra collaboratrice
Per i quali peraltro ho ringraziato un’altra, appassionata di cucina e biscotti in particolare, prima di arrivare a scoprire chi fosse l’autrice reale di quelle piccole delizie
Insomma, pare proprio che in redazione sia scoppiata la mania dei biscotti
Quindi, tornando al titolo del post, mi e’ venuto naturale collegare la passione culinaria all’attivita’ giornalistica, anche se non c’entra praticamente nulla
L’unica spiegazione possibile al fenomeno e’ che comunque un lavoro sproporzionatamente intellettuale (o cerebrale?) quale e’ quello giornalistico deve trovare uno sfogo in qualche attivita’ manuale
E la cucina e’ forse quella piu’ a portata di mano, anche se non la sola
Magari, avendo un giardino, ci potrebbe stare il giardinaggio, o un cane…
Vabbe’ per ora limitiamoci ai biscotti
Anche perche’ sinceramente avevo quasi temuto che questo post rimanesse vuoto o qualcosa del genere
Più che il contenuto stavolta infatti mi e’ venuto in mente il titolo, che parafrasa evidentemente Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta
Ma subito dopo ho pensato che forse era piu’ simile alla Solitudine dei numeri primi.
Cioe’ un titolo perfetto con un contenuto del tutto inutile
“lavoro sproporzionatamente intellettuale (o cerebrale?)”
Hai cambiato giornale a mia insaputa? 😀
Eh eh eh quando il titolo dice già tutto, perchè scrivere il resto? Scherzo, ovviamente. No, i biscotti non sono il mio forte, come ben sai preferisco le torte, e presto mi cimenterò nel ‘riciclo’ del panettone immangiato, trasfigurato in una torta (spero) deliziosa. Ciao carissima, spero a presto.
rispetto a cucinare i biscotti è molto intellettuale… ;-)))
ho visto delle ricette di creme meravigliose su internet per il riciclaggio del panettone…
ciao!!!
Al contrario di Cfdp (che saluto, di cuore) adoro i biscotti e non amo le torte. Difatti apprezzo questo boom “biscottaro” in redazione. Più di tante altre iniziative culinarie.
speriamo di non ingrassare troppo con tutti questi esperimenti…
ciao Lisa!
(però era Paola che preferiva le torte ai biscotti…)
Riflessione, la tua fantastica.
Ne consegue questa mia:
1) amo torte, biscotti e quel che è dolce.
2) Faccio lo stesso lavoro sproporzionatamente intellettuale
Ciò detto, in questo binomio biscotti/intelletto, l’unica manualità che nel mio caso vedo applicabile è quella del viaggio necessario per portare i biscotti alla bocca.
Ergo, SuperSimonPac: tu sforna, io magno. Quando mi inviti?
oh, tu m’hai fatto ridere proprio di gusto….
e non lo sapevo che eri così appassionata di cose dolci
compatibilmente con le nostre sproporzioni intellettuali e le difficoltà ad incrociarci fisicamente ti terrò presente nelle mie ispirazioni biscottifere!!!
Si, si.. è Paola che ama le torte.
Beh, Simo, ci porremo il problema-dieta a suo tempo.